Venezia - San Marco, palazzo Ducale, il ponte dei Sospiri, Rialto
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Venezia: San Marco, Rialto, il ponte dei sospiri

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Venezia: I sestieri sul rostro di prua


  Dipinta di nero, con una solo ferro a forma di alabarda, guarnita da sei denti. L'ordinanza del Senato (8 ottobre 1562) fissò l'aspetto che ora la contraddistingue. Elegante, a fondo piatto, consente per la sua linea asimmetrica la guida ad un sol remo; in tal modo il gondoliere può agilmente manovrare gli undici metri dell'imbarcazione, negli stretti canali veneziani. I denti del pettine ripetono il numero dei sestieri in cui la città é divisa: San Marco, Castello, Cannaregio, Santa Croce, San Polo, Dorsoduro. Dei quattrocento ponti che ornano la città, un tempo in legno ora in ferro o in muratura, il ponte di Rialto e quello dei Sospiri hanno carattere monumentale. Molti erano teatro di battaglie e per questo detti della guerra. Nome questo rimasto solo a quello di San Giuliano. Santa Fosca e San Barnaba erano all'insegna dei pugni.



Venezia: Attraversando il Canal Grande




A San Barnaba il ponte dei pugni ricorda infatti gli scontri pugilistici che vi si svolgevano. Iniziati a suon di bastonate gli scontri continuavano coi pugni fra Castellani e Nicolotti (dal nome della chiesa di San NICOLO in Dorsoduro). Cominciava come gioco e degenerava sino a risse mortali: per tale ragione quest' usanza venne soppressa all'inizio del '700. La principale arteria, il Canal Grande, separa la città in due parti riunite solo dai ponti dell'Accademia, di Rialto e Scalzi. La gondola, in numerosi punti, sopperisce come traghetto per collegare le due sponde.



Venezia: La piazza apre la porta al silenzio della notte



   Piazza San MARCO. Tale nome le fu attribuito all'epoca della costruzione della prima Basilica nell'832. I mosaici a fondo d'oro che rivestono la facciata e le volte, lo splendore delle decorazioni, il fasto degli ornamenti, la ricchezza delle sculture ne fanno un tempio ricco di memorie storiche e bellezze artistiche. Nella Basilica si trovano armoniosamente sposati diversi stili architettonici: Bizantino, Romanico, Gotico, Rinascimentale tali da farne un insieme fantastico, vario, armonioso, equilibrato.



Venezia: Davanti in fondo San Giorgio



Volgendo a destra della facciata, tramite la omonima piazzetta, situata tra il Palazzo Ducale e la Libreria, là dove convergono da destra il Canale della Giudecca ed il Canal Grande, ci si affaccia sul Bacino San Marco, fronteggiato sull'altra sponda dall'isola di San Giorgio. Prestigiosa sede del DOGE, e delle più alte magistrature della Repubblica veneta, conserva pressoché inalterato da circa quattro secoli, l'aspetto originale. Il Palazzo Ducale é il più grandioso ufficio civile della città. Il suo aspetto attuale fu salvato, dopo l'incendio del 1577, all'opposizione dei maggiori architetti del tempo, alla proposta del Palladio che propugnava uno stile architettonico di tipo neoclassico.


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Venezia: L'acqua in piazza dopo un pomeriggio piovoso



Il progetto di Ant. Da Ponte ridiede al palazzo, in meno di un anno il suo aspetto originale. L'originalità della concezione architettonica, l'armonia cromatica dei materiali impiegati si accordano stupendamente col meraviglioso ambiente della laguna, così da conferirgli un aspetto quasi irreale, profondamente suggestivo, toccante nei più reconditi sentimenti, quando le acque si levano sino a coprire la piazzetta della città malata di questa piaga.



Venezia: Sospirando, sospirando chissà mai fino a quando...



Questa malattia é legata ad inprovvide buone intenzioni; la bonifica, togliendo zone di espansione divenute malariche, ha costretto la laguna a recuperare in altezza, ciò che aveva perduto in superficie. L'intelligenza umana troverà forse un espediente per cui Venezia sarà risanata e, guarita, potrà essere nuovamente riammirata, senza sospiri al montar dell'acqua. Allora il nome resterà soltanto al ponte, battezzato dalla fantasia popolare dei "sospiri": passaggio dal tribunale alle prigioni, permetteva ai condannati di vedere dalla sue finistre, per l'ultima volta, sospirando, la Laguna.



Ps6mi@aol.com


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